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In Sardegna la natura selvaggia, il mare cristallino, la cultura e le tradizioni del passato si accavallano e si intrecciano fino a formare un affascinante e unico rifugio dell'anima. Le leggende e i miti sono ancora profondamente radicati nella cultura dell'isola fi no a compenetrare i costumi dei suoi abitanti e far apparire leggenda la vita stessa. Feste pagane diventate poi cristiane, superstizioni legate alla vita agricola e al raccolto: l'origine di alcune tra le molte tradizioni si perdevano nella notte dei tempi. L'autrice di questo volume, attraverso le testimonianze dei più anziani e i documenti che recuperati in anni di ricerche e studi, ha raccolto e ricostruito una mappatura ideale della geografi a dei riti e delle feste di uno dei luoghi più straordinari, non solo del Mediterraneo. Credenze popolari, scaramanzie travestite da devozione religiosa, il risultato è un affresco di vita agro-pastorale in cui il bene e il male si intrecciano e convivono formando il tessuto dell'umana esistenza. Un mondo in cui fede e magia si fondono e fanno da supporto alla vita quotidiana. È straordinario scoprire come tante di queste credenze, consuetudini, e soprattutto superstizioni ritenute tipicamente sarde, attraverso la lettura degli scrittori classici, erano già presenti anche tra i Romani e i Greci: basta leggere Ovidio per averne la conferma. Un patrimonio straordinario, un'eredità unica che appartiene per sempre a chi la vuole conoscere.